No Result
View All Result
Una parte dell’industria ha iniziato a investire negli showroom monomarca perché su alcuni aspetti legati alla vendita il retail necessita di essere sostenuto.Sono in molti i produttori che ci hanno ribadito che, per conquistare il consumatore in tempo di crisi, bisogna saper trasmettere i valori e la filosofia aziendale, spiegare le differenze tra i brand e tra i prodotti, e motivare correttamente il posizionamento di prezzo. Per vendere, oggi, non si può più aspettare che il consumatore entri da solo in un negozio: bisogna creare e incentivare la domanda e occorre enfatizzare gli aspetti empatici ed emozionali della vendita. E poi è essenziale lavorare sulla brand awareness perché, nonostante tutti gli sforzi e gli investimenti, sono ancora pochissimi i consumatori che sanno identificare i marchi del settore.Per questi motivi, l’industria deve necessariamente lavorare a fianco del trade e deve supportarlo e sostenerlo con strategie mirate perché c’è ancora un’ampia parte di rivenditori che non sono attivi e si trovano oggi a non avere altre risorse da investire nella propria attività (a causa della crisi, a metà 2010, la distribuzione si è “mangiata” tutto l’incremento di fatturato raggiunto tra il 2006 e il 2008). Poi, come abbiamo più volte avuto modo di dire, il trade fatica ancora a lavorare sulla definizione del target e sulle esigenze che intende soddisfare (soprattutto con quali tipologie di offerta) col risultato che è spinto a catturare il primo cliente che passa davanti al negozio senza capire, invece, che questo approccio non è più sufficiente. Sono ancora troppo poche, poi, le sale mostra che hanno studiato il concept espositivo e che sanno declinare la proposta in modo originale proponendo soluzioni e idee d’arredo accattivanti.Per colmare queste lacune, l’industria sta valutando nuovi scenari e nuove soluzioni, a volte anche osando, e la certezza di questo ce la dà un fatto recentemente avvenuto: un big dei rubinetti ha rilevato le quote di maggioranza di una nota insegna della capitale, si dice anche per provare a sperimentare una “filiera corta” con lo scopo di eliminare tutte le complessità e le mancanze che derivano dal rapporto con il normal trade. A nostro avviso tutto questo vale un pensiero. Anzi, forse più di uno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it
No Result
View All Result