Fatti non parole
Il Fuori Salone appena concluso è un esempio di come i player del settore continuino a lavorare per cercare nuovi modi per comunicare valore, brand, prodotto e servizi. Mai come quest’anno, infatti, il bagno è stato protagonista. Rispetto alle precedenti edizioni c’è stata una partecipazione massiccia di aziende che hanno dato vita a eventi ben ideati per dialogare e fare rete con partner, progettisti e consumatori finali (a pag. 52 un ampio reportage). Perché questa è la Milano Design Week, un’importante vetrina, un germoglio di idee, oltre che uno straordinario veicolo di promozione. Di esempi ce ne sono stati. C’è chi ha puntato sul valore della marca, a nuovi modi di trasmettere sensazioni e coinvolgere emozionalmente il consumatore come Florim, Fantini, Kartell by Laufen che hanno inaugurato nuovi flagship store, o chi come Gessi, Antoniolupi, Duravit e Hansgrohe, ha cambiato per l’occasione il look dei monomarca superando il concetto fine a se stesso di store brand per realizzare una sorta di officina creativa dove incontrarsi e condividere idee e progetti. A questi si aggiunge Lea Ceramiche che, più rapidamente di altri, ha messo le basi per sfruttare il grande evento che è l’Expo: ha realizzato un allestimento speciale nello store in via Durini (concept Diego Grandi) in partnership con Piacere Modena, per giocare sul concetto delle eccellenze del territorio e sul food con appuntamenti di degustazione mensili. Non sono mancati, poi, brand che hanno usato la creatività. Spiccano fra tutti Bellosta e Geberit. Il primo ha realizzato “Torrenti Segreti”, un tunnel di 8 metri per richiamare l’attenzione sul rapporto uomo-acqua attraverso un evento didattico e sensoriale; il brand svizzero, per portare i nuovi prodotti direttamente al consumatore (il wc/bidet AquaClean e le placche di comando) ha creato, invece, un street event con uno showroom mobile, il tutto sostenuto da una divertente campagna di comunicazione e marketing che in poco tempo è diventata virale. E poi le insegne e agenzie. Una menzione su tutti ai retailer Saidel e Caracalla, che più di altri hanno capito come sfruttare insieme ai fornitori partner la cinque giorni del design; ad Habibat, brand name di Comfort Forniture, che ha inaugurato un nuovo punto vendita in via Santa Croce e alle agenzie di rappresentanza Vergari ed Estesa 2.8 che hanno realizzato degli spazi innovativi per dialogare con architetti e progettisti. Possiamo dire che il settore ha dato esempio di proattività? Sì, e aggiungiamo anche che ha dimostrato di aver capito che si può stimolare la domanda creando nuove dimensioni interattive tra consumatori e prodotti. Di tutto questo facciamone tesoro e impariamo a dare continuità cogliendo tutte le occasioni interessanti che verranno (perché no, magari anche al di fuori del nostro comparto) per capitalizzare il forte potenziale che il settore ha dimostrato di avere.
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