CAMBIARE PELLE
La crisi significa difficoltà ma segna, anzi, offre un punto di svolta, perché per essere affrontata e non essere semplicemente subita deve far ripensare il modo di fare business e da lì di generare sviluppo. Ebbene, è arrivato il momento di affrontarla.
Non a caso Paolo Sandri, vice-president della divisione audio-video e digital camera di Samsung, dichiara all’interno di questo numero che “sarà necessario essere consapevoli che un mercato che vede anche i comparti strategici decrescere a valore va gestito con strategie diverse da quelle abbracciate fino a oggi”. Come? Implementando i processi di contenimento dei costi e di ottimizzazione delle efficienze già avviati quest’anno ma soprattutto avendo più coraggio nelle scelte. La strada della razionalizzazione è stata abbracciata da molti ma nei confronti delle proprie reti ben poco nei fatti. Decidere di chiudere un punto vendita è una scelta dolorosa – specialmente per un imprenditore – ma a volte necessaria non solo per ridurre perdite finanziarie ma anche per permettere una sana concentrazione su quegli store maggiormente in grado di resistere e contrastare la forza d’urto della crisi. Ebbene, pochi hanno avuto la forza di fare questa scelta e non perché non esistessero in taluni casi i presupposti per abbracciarla…
Ma attenzione, rispondere alla crisi significa anche e comunque investire, allocando in particolare risorse per nuovi progetti e nel caso degli operatori locali mettendo mano anche ai propri patrimoni costruiti negli anni vista – nella maggioranza dei casi – l’esiguità dei capitali sociali… Ma investire può significare anche unire le forze, varare alleanze per esempio in servizi condivisibili come quelli logistici o dare vita a società compartecipate da più operatori oppure ancora esplorando nuove strade di affiliazione. E alcuni passi in queste direzioni si sono iniziati a vedere.
Per finire, bisognerà in questo periodo rispondere a una diversa propensione ai consumi e a nuovi comportamenti d’acquisto. Gli italiani oggi stanno già cambiando cosa, dove e come comprano. Alcuni indicatori e alcune risposte sono sotto i nostri occhi, anche nel canale eldom: la crescita dell’apertura di punti vendita negli outlet o nelle zone urbane, l’affacciarsi di offerte “ultimo minuto” oppure di prodotti ricondizionati ma anche il boom – definibile tale visto l’andamento degli altri comparti! – dei prodotti game o per il benessere della persona oppure delle vendite via internet, lo sviluppo anche nel nostro comparto delle attività di CRM… Insomma, bisogna cambiare pelle.
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