L’ATTUALE MODELLO PROMOZIONALE È ANCORA EFFICACE?
È questa la domanda che crediamo il canale eldom, e l’intero mercato technical, dovrebbe porsi, anche se in realtà già diversi player della distribuzione e dell’industria lo stanno facendo. E per tre ordini di motivi, minimo. Innanzitutto, oggi sia i brand sia le insegne sanno che i ritorni sulle attività promozionali a volantino, come traffico e come vendite, sono in calo, o meglio deve crescere l’aggressività delle promo e il loro numero perché se ne sentano in pieno gli effetti sui numeri. Ma, questo significa che da un lato, se si calcolasse il ROI (qualcuno lo fa?), quest’ultimo decrescerebbe molto probabilmente in ogni caso. Dall’altro, che per dare una scossa consistente e immediata ai propri risultati, flusso di cassa in testa, si ricorra ad attività promo ben più forti e spesso extra volantino, vedi sconti orizzontali su intere categorie. Ormai, tra l’altro, i meno 50% non sono più mosche bianche, e già solo su questa ‘abitudine’ il mercato avrebbe di che riflettere. In secondo luogo oggi le promo a volantino delle insegne, sia quelle classiche sia quelle virtuali, competono con un’offerta online che è every hour low price, non every ten days low price, visto che un computer di continuo fa benchmark sui prezzi di enne competitor, digitali e fisici. Questo vuol dire che il volantino cartaceo si trova a confrontarsi, faccia a faccia, con un modello di pricing ben più aggressivo. E qui veniamo al terzo punto: in questi ultimi mesi è anche sempre più evidente che diversi pure player hanno nel loro bechmark di allineamento prezzo i volantini e quindi può capitare, come sta capitando, che certi siti allineino i loro prezzi, o li abbassino, prendendo come punti prezzi anche quelli dei flyer e che ciò avvenga addirittura prima che l’attività sia operativa. D’altronde ormai quasi tutti i volantini sono praticamente disponibili o diffusi in rete giorni prima della partenza delle varie promo. Ecco che quindi “Se già il volantino funzionava solo i primi giorni, oggi rischiamo di non essere competitivi neanche il primo giorno”, ci confermava il manager di una catena. Quindi ce ne sono di cose su cui riflettere, ma soprattutto ci chiediamo: perché in questo quadro non ci sia comunque la minima volontà di provare a testare veramente nuove attività d’ingaggio e di incentivazione del cliente? Perché si continua a testa bassa, tipo arieti, e con sempre più forza, a fare solo una cosa che si sa avere ormai il fiato corto…?
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