COSA C’ENTRANO GLI SMARTPHONE CON GLI ELETTRODOMESTICI?
Lo scorso anno gli smartphone hanno da soli portato nelle tasche del retail quasi 3,5 miliardi di euro dei 13,3 del totale giro d’affari. In altre parole un solo prodotto ha generato oltre un quarto degli incassi dei canali consumer. Un dato impressionante, che se da una parte conferma quanto i telefonini di nuova generazione abbiano avuto (e continuino ad avere) il merito di frenare la riduzione dei fatturati, in particolare del canale eldom, dall’altra impone però una doverosa riflessione sulle conseguenze di questa potente avanzata. Perché, è vero, la telefonia porta traffico nei negozi e assicura vivaci rotazioni, ma allo stesso tempo indossa assieme all’IT la maglia della categoria a più bassa marginalità. Vi chiederete: e tutto ciò cosa c’entra con il mercato dell’elettrodomestico? C’entra, eccome, perché tanto più cresce il peso degli smartphone, tanto più il mix di margine dei retailer ne viene sbilanciato. Questo vuol dire però una cosa: l’”alta” redditività del bianco e dell’incasso (come del ped e del clima) da sempre preziosa, diventa ora vitale. In altre parole, è sempre più in grado di assicurare la vita di una società. Non a caso, è nel mirino di realtà fino a ieri dall’anima hi-tech. Ma, questo vuol dire che questa “ricchezza” va alimentata e non spremuta, come si è diventati sempre più inclini a fare. Altrimenti, concentrandosi con troppa facilità sulle fasce entry level e sulle offerte promozionali, si segherà il ramo su cui si è seduti, per usare un’espressione del professor Carnevale Maffè. Un ramo tra l’altro già molto debole, visti gli esili profitti a cui questo canale è arrivato. Il grande paradosso è che tutti sono consapevoli di tutto, ma ciò nonostante, la lama è sempre in mano…
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it