“Bisogna lavorare in modo differente”
Il mercato è stato caratterizzato negli ultimi tempi da fasi diverse da cui sono emersi segnali molto forti e, per certi versi allarmanti, da cui i player di industria e retail hanno la necessità di trarre e fare propri degli insegnamenti.
Su questi e su altri aspetti ci siamo voluti confrontare con BSH, che ha visto la scorsa primavera il passaggio di testimone alla guida della sede italiana a Giorgio Marazzi, che ha confermato l’approccio strategico del colosso tedesco.
Molti retailer ci dicono che nonostante la forte discontinuità rappresentata potenzialmente dal suo arrivo, BSH è rimasta BSH: come commenta quest’affermazione?
Non posso che commentarla positivamente: questa è un’azienda che occupa un ruolo di primo piano a livello mondiale, ha un portfolio marchi incredibile e assolutamente sinergico, io li definisco quattro potenti calamite, e che ha sempre avuto le idee molto chiare su cosa fare e come farlo. Scontato rispettare questo prezioso patrimonio, in un momento molto delicato del mercato italiano come questo, e farne tesoro.
Perché parla di un momento molto delicato del mercato?
Ritengo che il segnale più forte che è arrivato lo scorso anno sia l’erosione del prezzo medio con tassi che questo mercato non aveva mai registrato in passato e oggettivamente non giustificabili dall’andamento della domanda. Si evince che una corsa al “prezzo” sul grande elettrodomestico è una strada senza ritorno, sia in termini di risultati, sia di prospettiva di medio periodo. Devo dire che la consapevolezza che ormai molte soglie di sostenibilità siano state superate, è cosa percepibile anche ai tavoli con il trade. (…)
L’intervista è pubblicata in forma integrale sul numero di aprile di Trade Bioanco, scaricabile gratuitamente da Google Play e App Store
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