Uno spiraglio per la chiusura della Embraco del gruppo Whirlpool
Dopo l’annuncio di chiusura della Embraco da parte del gruppo Whirlpool (che si occupa della produzione di compressori che sarà delocalizzata) e del conseguente licenziamento di quasi 500 dipendenti, nei giorni scorsi l’intervento sia delle rappresentanze sindacali sia del ministero dello Sviluppo Economico, ha aperto uno speragli sul taglio del 93% della forza lavoro. Nel dettaglio, è stato chiesto al colosso americano di sedersi al tavolo e verificare la possibilità di costruire un piano di risanamento e di reindustrializzazione dell’area. Ipotesi che porterebbe a vagliare il subentro nel sito industriale di altri soggetti e nel frattempo la messa in cassa integrazione dei dipendenti al posto del licenziamento collettivo. È già stato fissato un nuovo incontro al Mise, precisamente il prossimo 8 febbraio.
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