Anec, la rigidità dei protocolli compromette la riapertura delle sale
Per l’Anec, i protocolli di sicurezza da seguire nella riapertura delle sale (possibile dal 15 giugno) sono troppo rigidi. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dall’associazione degli esercenti italiani, le misure inserite all’interno delle linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative emanate dalla Conferenza delle Regioni in data 9 giugno non permettono ancora alcuna sostenibilità economica per i cinema.
«Sicuramente sono stati fatti passi avanti con la deroga al distanziamento interpersonale per la visione con i propri familiari, ma il permanere dell’obbligo dell’uso della mascherina anche dopo aver preso posto in sala rimane incomprensibile» sostiene l’Anec. «Le misure per le sale cinematografiche impongono il distanziamento di almeno un metro e, così come previsto in altre attività commerciali, si ritiene che al momento della occupazione del posto in sala il cliente possa rimuovere la protezione delle vie aeree, al pari di quanto definito per il settore della ristorazione».
Il permanere dell’obbligo di indossare la mascherina all’interno della sala non permette poi il consumo di prodotti durante la proiezione, minando uno dei cardini chiave dell’economia delle sale cinematografiche. Le linee guida per la riapertura dei cinema nei principali Paesi europei, come la Francia, non prevedono obbligo della mascherina durante la visione del film, consentono chiaramente la vendita di prodotti dalle aree ristoro.
L’Anec rivendica poi “uniformità nella definizione delle misure per la riapertura, al fine di garantire sostenibilità alle imprese che fanno cinema e che offrono intrattenimento alla propria clientela, con disposizioni di tutela della salute già molto elevate. Il settore è pronto a ripartire, ma senza la presa di coscienza che questi protocolli pongono le sale cinematografiche in una condizione penalizzante, non sarà possibile riaprire”.
L’appello di Anec è che il prossimo aggiornamento delle linee guida nazionali a cura del Comitato Tecnico Scientifico tenga conto di queste richieste.
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