Cinema: Blandini contro il Codacons
Il direttore generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Gaetano Blandini, in risposta alla critica del Codacons all’Avvocatura Generale dello Stato che aveva dichiarato illegittimo il suo ricorso sul caso Apocalypto, ha dichiarato: «Con questa polemica, che appare sterile e inutile, il Codacons sembrerebbe più interessato alla sua visibilità che alla reale tutela dei minori». Nell’ambito dell’istruttoria del ricorso presentato dal Codacons per vietare ai minori di 14 anni il film di Mel Gibson, l’Anica aveva sollevato un’obiezione, condivisa dall’Avvocatura di Stato. «L’Anica – spiega Blandini – ha sollevato un’eccezione preliminare rispetto alla effettiva legittimazione del Codacons a presentare ricorso, posizione che è stata condivisa anche dal rappresentante dell’Avvocatura Generale dello Stato, in maniera legittima, non essendoci precedenti in merito». Continua il direttore generale per il cinema: «Nel sottolineare la piena fiducia nelle decisioni che la magistratura amministrativa riterrà di assumere, esprimo stupore per polemiche inutili e non rispettose della necessaria serenità di giudizio della magistratura stessa. L’atteggiamento dell’amministrazione è stato di pieno rispetto e solo improntato alla tutela dei minori ed è quindi insensato attribuire al ministro per i Beni e le Attività Culturali ogni atto e ogni iniziativa che i funzionari dello Stato prendono nell’esercizio delle loro funzioni».
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