Gli obiettivi dell’Italia nel semestre di presidenza europea
Nel 2013 l’Italia ha ricevuto poco più di 6 milioni di euro dall’ex Programma Media 2007-2013 (confluito in Europa Creativa). A queste risorse si sono aggiunte quelle per la digitalizzazione delle sale, Europa Cinemas e Media Mundus, per un totale di oltre 9 milioni. Il 60% delle risorse è andato alla distribuzione. Le cifre sono state fornite ieri nell’ambito del seminario “Un semestre in Europa – lo scenario per il cinema” organizzato dalla Direzione Generale Cinema del Mibact, in collaborazione con la Biennale di Venezia, nell’ambito della Mostra del Cinema. Sono stati presentati anche i punti dell’agenda italiana in ambito culturale nel semestre di presidenza Ue. Ha dichiarato il professor Bruno Zambardino, docente di economia e organizzazione del cinema e della tv all’Università La Sapienza di Roma: “Saranno tre i punti cardine dell’azione italiana. Si lavorerà per un adeguamento dei modelli economico-commerciali al mutato contesto che striamo vivendo e per un ampliamento del pubblico; si punterà a un ripensamento dei modelli di intervento pubblico ai vari livelli territoriali e a una revisione della Direttiva Servizi Media Audiovisivi nell’ottica di coinvolgere gli operatori Over The Top”. All’incontro ha preso parte anche Francesco Pescoraro, commissario AgCom, che ha fatto il punto sul regolamento che tutela il diritto d’autore in Rete: “Il provvedimento ha suscitato l’interesse di altri paesi europei. E’ grazie a questo regolamento che gli Stati Uniti hanno cancellato l’Italia dalla lista nera dei paesi che non tutelano la proprietà intellettuale. Uno dei problemi è l’educazione dei consumatori: manca nei più giovani la consapevolezza del disvalore morale e giuridico del consumo in Rete di opere audiovisive senza il consenso dell’avente diritto. Manca la consapevolezza del danno economico che si genera. In Italia, ogni anno, da 10 milioni di terminali vengono scaricati file protetti da diritto d’autore. Non si potrà sradicare la pirateria senza un’offerta legale di contenuti in digitale a costi accessibili. Auspico che il governo italiano, in questo semestre di presidenza Ue, inserisca il tema della tutela delle opere in Rete. Il nostro regolamento può essere uno spunto”. Dopo l’intervento di Maja Cappello dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo che ha messo a confronto i sistemi di finanziamento al cinema nei principali mercati europei, è stata la volta di Michel Magnier, direttore cultura e creatività, DG istruzione e cultura della Commissione Europea: “In Europa – ha dichiarato -non c’è stata finora una strategia comune sul cinema. Ogni paese ha sviluppatola sua politica”. Magnier, inoltre, ha ricordato il rischio che per il 2015 sia ridotto il budget a disposizione del programma Europa Creativa che sostiene la cultura. Ha chiuso i lavori Silvia Costa, presidente commissione cultura e istruzione del Parlamento europeo: “Io e altri i colleghi della commissione cultura abbiamo chiesto che questo taglio non ci sia. Faremo la nostra battaglia; ne abbiamo già parlato anche con il ministro Franceschini. Sono certa che il contributo previsto inizialmente sarà ristabilito. L’Italia deve fare la sua battaglia. Sarebbe grave che il 2015 veda un calo delle risorse per Europa Creativa“.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it