Mia, un fondo di 5 milioni per le coproduzioni

Il settore cinematografico italiano avrà a disposizione nelle prossime settimane un fondo per le coproduzioni minoritarie dall’importo iniziale di 5 milioni di euro. Lo ha annunciato ieri al MIA, Mercato internazionale dell’Audiovisivo, Nicola Borrelli, direttore generale per il Cinema. “Stiamo scrivendo le modalità con cui accedere a questo fondo -ha detto Borrelli- stiamo cercando meccanismi quanto più possibile automatici, non discrezionali ma legati a situazioni oggettive”.

Una “grandissima novità fortemente voluta dai produttori”, ha sottolineato Roberto Cicutto, presidente di Istituto Luce Cinecittà. “Le risorse per questo fondo già ci sono -ha aggiunto Borrelli- come inizio può essere giudicato soddisfacente, vedremo come va perchè la nuova legge ci impone di rendere conto al Parlamento dei risultati che produce in termini di maggiori investimenti, di vendita all’estero, di biglietti venduti, di numero di visioni di prodotto italiano nel nostro Paese e all’estero. Il fondo funzionerà molto probabilmente con un sistema a bando”.

Una novità, spiega ancora Borrelli, “che giunge a conclusione di un percorso molto lungo e faticoso in cui abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze rappresentate dagli operatori: tutti gli strumenti e il fondo per le coproduzioni minoritarie non sono disegnati a tavolino in una stanza della Direzione Generale cinema o dell’Istituto Luce, ma sono il frutto di un confronto continuo con tutte le associazioni di categoria. I risultati ci diranno quali interventi di miglioramento mettere in campo”.

L’incontro al MIA è stato anche l’occasione per fare un punto sui fondi che sono invece già operativi e che consistono di 1 milione e 200mila euro a disposizione dei distributori stranieri per i film italiani; un fondo da 400mila euro per sostenere l’attività di produzione italiana per le esigenze di partecipazione a festival e mercati; un fondo da 200mila euro per i produttori cinematografici per la partecipazione a forum di coproduzioni e attività formative; un fondo di 600mila euro per produttori audiovisivi per le partecipazioni ai festival e mercati e un fondo per il sostegno dei venditori internazionali di 400mila euro per garantire la propria presenza a festival e mercati.

Il pacchetto di fondi al servizio dell’internazionalizzazione del nostro audiovisivo, secondo Cicutto, “è sufficientemente importante e se non si vedranno risultati qualcuno di noi dovrà fare autocritica”

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