Ci sono miliardi di infrazioni ogni anno relative alla pirateria audiovisiva. Un dato impressionante da cui si è partiti questa mattina durante il convegno “Everything you always wanted to know about distribution but you were too afraid to ask: piracy” organizzato a Roma nell’ambito del Mia – Mercato Internazionale dell’audiovisivo. L’inglese Chris Anderson, che lavora per Muso – società che si occupa di lotta alla pirateria – ha fornito una serie di dati interessanti sul tema: “Il 24% della banda Internet è utilizzato da attività di pirateria. Nel 2016 ci sono state ben 191 miliardi di visite a siti pirata. Sono state 57,1 miliardi le visioni di film piratati di cui il 65,2% in streaming. Il 31% è stato fruito su mobile”. In Italia ci sono stati oltre un miliardo di visioni illegali di film di cui il 70% in streaming e l’8% in download; numeri analoghi anche per la Germania dove lo streaming ha inciso per il 62% e il download per il 30%. In Francia sono state 2,4 miliardi le visioni illegali di film, di cui il 73% in streaming e il 9% in download. Sono stati poi fatti alcuni casi di film. La mia vita da zucchina ha avuto 1,6 miliardi di visioni pirata di cui un miliardo in streaming; Frantz ha avuto 988mila visioni pirata di cui il 17% in Italia. A proposito di Italia, Anderson ha sottolineato che da marzo a luglio 2017 si è registrato un calo del 20% di visite ai siti pirata, scese da 20 miliardi a 16,4 miliardi. Nel suo intervento, Federico Bagnoli Rossi, segretario generale Fapav, ha sottolineato che “il 39% degli adulti, almeno una volta ha piratato un film, una serie o uno show. Il 33% delle infrazioni avviene sul digitale e il 33% riguarda i film. Il 51% degli under 15 pirata contenuti audiovisivi (45% in digitale; il 45% riguarda film e il 25% le serie Tv)”. Lo streaming è preferito dal 24% degli adulti e dal 34% degli under 15. L’importo economico della pirateria nel 2016 è stato di 686 milioni di euro. Il 52% dei film è piratato nei primi tre giorni di vita in sala e il 77% entro la prima settimana di programmazione. “La lotta alla pirateria – ha spiegato Bagnoli Rossi – si porta avanti seguendo tre linee fondamentali: azione legislativa, incremento dell’offerta legale e politiche di educazione. Due in particolare le iniziative che hanno visto Fapav coinvolta: ‘Rispetta la creatività’ e ‘Io faccio film’”. Carlotta Calori, produttrice con Indigo, nel suo intervento ha fatto presente che “con la pirateria i vecchi modelli di business non sono efficaci, bisogna svilupparne di nuovi. Come produttori ci stiamo interrogando su questo punto. In particolare quando realizziamo film rivolti ai ragazzi che passano molto tempo in Rete”.
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