Occhiali 3D, le azioni di RealD scendono del 15%

Dopo che Sony ha annunciato la propria intenzione di non versare più agli esercenti un contributo per gli occhiali 3D (vedi agenzia http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Sony-in-Usa-stop-al-contributo-per-gli-occhiali-3D-119909), le azioni della casa produttrice RealD hanno subito un ribasso del 15%. La reazione degli investitori non è stata quindi positiva, nonostante RealD abbia ripetutamente assicurato di ottenere i 2/3 del proprio profitto dal mercato internazionale dove gli utenti (nella maggior parte dei casi) pagano un extra per acquistare un paio di occhiali 3D. La società ha dichiarato inoltre che la maggior parte del proprio business è ora costituita dal concedere in licencing la propria tecnologia 3D all’esercizio e agli schermi televisivi. Come già riportato da e-duesse (http://www.e-duesse.it/News/Cinema/NATO-sul-3D-Sony-insensibile-verso-gli-spettatori-120036) l’annuncio di Sony ha destato le proteste degli esercenti americani, guidadati dalla NATO.
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