Pirateria: alla politica italiana piace il download illegale
Abituate solitamente a litigare furiosamente, maggioranza e opposizione raramente trovano punti di coesione. Purtroppo uno di questi è rappresentato dalla pirateria on-line. Almeno questo appare da un articolo pubblicato da Il Corriere della sera di oggi, che riporta le incaute dichiarazioni di alcuni esponenti politici che ammettono candidamente di scaricarsi illegalmente dal Web canzoni e film. Il leghista Roberto Maroni, musicista per hobby, ammette provocatoriamente di essere abituato da tempo al download illegale di musica “così il caso finisce in Parlamento”. Secondo Maroni “bisogna trovare un modo per rendere la musica libera e accessibile, bisogna trovare un modo per togliere dall’illegalità questo sistema”. A chi lo fa raramente come Bobo Craxi “l’ho fatto solo per qualche rarità, scaricare dalla rete è un furto”, si alterna chi confessa abitudini ben radicate come il no global Francesco Caruso che afferma “Sono dieci anni che lo faccio; c’ho di tutto: Cd, documentari, film. I pescecani delle multinazionali il copyright se lo possono dimenticare… ”. Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera afferma di avere scaricato “solo qualche brano”, mentre Marco Rizzo dice “Non giustifico l’atto ma lo capisco”. Solo Maurizio Gasparri corre in soccorso del diritto d’autore e dice che “va salvaguardato”; anche se poi aggiunge “E’ mia moglie che acquista e scarica i brani”….
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