Via a Sorrento, il saluto dei presidenti

Dopo una breve introduzione di Giorgio Ferrero e Simone Gialdini, ad aprire le Giornate professionali di Sorrento sono stati i quattro presidenti delle associazioni cinematografiche: Mario Lorini, Luigi Lonigro, Carlo Bernaschi e Francesco Rutelli. Per Mario Lorini (presidente Anec), « il 2019 è stato l’anno della svolta. Lo dimostrano innanzitutto i numeri, a partire dal +14% di incassi e dal +13% di presenze sul 2018. Siamo orgogliosi di aver avviato un movimento di grande cambiamento che siamo certi continuerà nei prossimi anni». Gli fa eco Luigi Lonigro (presidente sezione distributori Anica): «Per la prima volta la nostra industria ha unito le forze e i risultati sono arrivati con un box office in aumento del 14% sull’anno scorso e del 40% sull’estate passata. Il mercato è vivo, ha bisogno di prodotto (scaglionato nel tempo) e di costanza. Quest’anno abbiamo invertito un trend negativo ed è solo il primo passo del progetto triennale di Moviement. Inoltre, se quest’anno la quota di cinema italiano si è attestata sul 16% (una delle più basse degli ultimi anni), l’anno prossimo potremo contare sui film dei più grandi autori italiani. Se poi il mese di dicembre otterrà i risultati previsti, forse quest’anno supereremo i 100 milioni di biglietti staccati». Lonigro ha, inoltre, ringraziato il grande lavoro di Simone Gialdini e Giorgio Ferrero nell’innovare, anche a livello tecnologico, le giornate di cinema di Sorrento: «Ci stiamo allineando agli eventi europei mondiali più importanti». Carlo Bernaschi (presidente onorario di Anec) ha evidenziato l’importanza della costituzione di una nuova Anec: «Dopo 20 anni siamo tornati a essere una associazione unita. Il percorso non è stato facile ma con buona volontà siamo riusciti a creare una nuova Anec con un unico presidente. Importante anche il ruolo di Simone Gialdini, nominato direttore generale di Anec, che è una novità assoluta per l’associazione. È fondamentale che lo Stato riconosca il patrimonio che il cinema rappresenta per il nostro Paese e che intervenga per sostenere la nostra industria». A concludere i saluti è stato Francesco Rutelli (presidente Anica): «Stiamo attraversando un momento cruciale per il mercato, con enormi trasformazioni a livello mondiale. È sempre più importante che la filiera resti unita per i prossimi tre anni, mettendo sempre la sala al centro».
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