“Concentrazione e omnicanalità sono oggi le uniche strade percorribili”
Quando si chiede a Giancarlo Nicosanti, a.d. di Unieuro, a cosa oggi è chiamato il canale fisico eldom più che mai e perché, il manager no ha dubbi: “La sfida è nel servizio. Solo distinguendosi in termini di qualità del servizio, inteso in maniera estensiva come consulenza e assistenza durante e dopo la vendita, il canale potrà giustificare la propria esistenza in uno scenario di grande trasformazione. Competere solo ed esclusivamente sul prezzo è la via più semplice, ma anche quella di più breve respiro, lo sappiamo. Senza contare che pure player vantano strutture di costo completamente differenti che offrono loro un vantaggio non replicabile da parte delle catene. Il canale eldom tradizionale non può pertanto che puntare sulle competenze della forza vendita, sulla sua capacità di soddisfare i veri bisogni del consumatore, anche e soprattutto quelli che sfuggono agli algoritmi dei siti web”. Di certo, come ha già più volte concordato l’a.d. della catena i cambiamenti sono obbligati: “Anzi l’aggressività commerciale dei pure player e la pressione concorrenziale sempre più accentuata hanno reso il processo irreversibile. Tutto sta addirittura accelerando, ne consegue che concentrazione e omnicanalità sono già ora le uniche strade davvero percorribili”. Su TCE di gennaio-febbraio – speciale monografico “Siamo a al giro di boa”, l’intervista completa.
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