Davide Rossi, AIRES: “Occorre proteggere chi fa impresa in Italia”
“In questo contesto ci sembra prioritario che si metta al centro non tanto e non solo il sostegno alle imprese e ai settori imprenditoriali che hanno contributo a far crescere il benessere in Italia dal dopoguerra in poi, ma anche la giusta rivendicazione di coloro che reclamano parità di condizioni tra operatori in concorrenza per il medesimo cliente”. Ha sottolineato Davide Rossi, direttore generale della Aires, a margine dell’Assemblea Generale di Confcommercio Imprese per l’Italia “È inaccettabile che dopo avere visto fuggire molte aziende manifatturiere, anche per le imprese del terziario (e addirittura anche per gli operatori della vendita al dettaglio) possa risultare più conveniente operare dall’estero piuttosto che dall’Italia. La gran parte dei nostri imprenditori resiste, soffrendo, a questa tentazione per attaccamento alla propria terra e senso di responsabilità verso le proprie comunità, ma certo queste sono motivazioni che non hanno alcuna incidenza sulle scelte strategiche degli investitori e dei capitali. Se vogliamo che i mercati riprendano a credere nell’Italia, è necessario che la decisione di impegnare risorse nel nostro Paese non sia basata su sogni o richiami romantici, ma sulla concreta possibilità di fare impresa in maniera serena, protetta da ogni attacco illegale, e soprattutto non ostacolata da leggi che si applicano solo a chi ha una stabile organizzazione in Italia lasciando mano libera a tutti gli altri”.
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