“Determinazione, concentrazione, ma anche visione strategia, come nel business”
Non è a caso che l’Iron Man venga definita la disciplina più dura al mondo. Maurizio Rota, vp e ad di Esprinet spa, infatti per qualificarsi al campionato mondiale della sua categoria (55-59 anni) che si terrà nel 2016 in Australia ha dovuto distinguersi nel round europeo che si è tenuto in Danimarca la scorsa domenica che prevedeva niente di meno che 1,9 km a nuoto in mare, 90 km in bicicletta e 21,1 km di corsa. “Si vince grazie a determinazione, concentrazione, ma anche visione strategica, esattamente come nel business” precisa Rota: “E’ tutta una questione di testa, la forza e la resistenza fisica sono importanti, ma non determinanti perché quando ti trovi come domenica tra le onde di una burrasca del Mar Baltico e devi nuotare per 2 km ti serve essere molto concentrato. Questa disciplina mi ha insegnato veramente molto – prosegue Rota – a sviluppare la capacità di affrontare imprevisti e prove veramente difficili anche in tempi brevissimi, a non mollare mai, a spingere i propri obiettivi sempre più in là: un grande tesoro per un manager che come me guida una società da centinaia di milioni di fatturato, quotata in borsa e che opera in mercati iper competitivi”. Una disciplina singola “ma, non solitaria, perché è vero che non è uno sport di squadra, ma se non avessi il gruppo con cui mi alleno e non avessimo raggiunto il livello d’affiatamento che abbiamo raggiunto, domenica sarebbe stato impensabile qualificarmi al terzo posto. Lo stesso accade in Esprinet”.
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