Dtt: entro il 2022 un nuovo switch off
Con il 2022 avverrà il passaggio della banda 700 dalle tv digitali terrestre alle tlc per lo sfruttamento del 5G, come previsto dall’Ue: il che comporterà – per le televisioni – una sorta di nuovo switch off dato che, per mantenere gli stessi canali – sarà necessario passare al Dtt di nuova generazione, il Dvb-T2. Un passaggio stabilito in un articolo della nuova legge di Bilancio, depositata in Senato. Ciò significa che anche i consumatori dovranno cambiare i propri televisori? Sì, anche se il passaggio – secondo una nota del Ministero dello Sviluppo economico – dovrebbe avvenire in maniera fluida per la maggior parte degli utenti. Secondo il MiSe, infatti, nel 2022 gran parte dei televisori sarà già compatibile con il nuovo standard perché già dall’inizio del 2017 è previsto l’obbligo di vendere solo apparecchi adatti al nuovo standard, proprio per «avviare con largo anticipo il naturale ricambio degli apparecchi». Dal 2020 verranno spente le frequenze in uso alle emittenti locali e costruito il mux1 pdella Rai. Si procederà poi alle tv nazionali (il nuovo piano nazionale delle frequenze sarà adottato da Agcom entro il prossimo 31 maggio). Nella fase di transizione, verrà usata la tecnologia Mpeg-4, già diffusa in circa il 60%dei televisori e che andrà a coprire tutta Italia dal 2020. «Per quella data si prevede che il naturale ricambio dei televisori con le nuove tecnologie avviato con cinque anni e mezzo di anticipo sarà sufficiente a garantire la transizione senza particolari problemi per le famiglie», si legge nella nota MiSe. La legge di Stabilità ha comunque previsto contributi per l’acquisto dei tv pari a 100mln di euro (25mln all’anno, a parire dal 2019) per circa due milioni di utenti, già esonerati dal canone (over75 in fascia economica disagiata).
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