FitBit, stime al ribasso per il Q4 2016
Il mercato wareable ha elevati rischi, perché come ha evidenziato un analista del SunTrust “è un business dove i gusti dei consumatori sono volubili, la concorrenza intensa e la differenziazione limitata”. Lo sa bene FitBit che nonostante sia leader nei traker e abbia recentemente effettuato diverse acquisizioni – tra cui Pebble -, ha dovuto rivedere al ribasso le stime per il quarto trimestre 2016 e annunciare una riorganizzazione interna. Le precedente previsione di fatturato erano tra i 725 milioni ai 750 milioni di dollari ora l’azienda californiana prevede di chiudere tra i 572 e i 580 milioni di dollari. Inoltre stima di vendere 6,5 milioni di traker, conto gli 8,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Le festività natalizie sembra non siano andate come previsto per l’azienda californiana.
«Per affrontare questa riduzione nella crescita e ciò che crediamo sia un periodo di rallentamento e di transizione temporanea, stiamo prendendo chiare misure per ridurre i costi di gestione», ha dichiarato James Park, ceo di Fitbit. La società californiana ha fatto sapere che intende ridurre il suo personale del 6%. Al 1° ottobre aveva oltre 1.600 dipendenti, quindi la riorganizzazione avrà un impatto su circa 110 lavoratori. Ma, permane ottimismo per il futuro e lo stesso James Park ha preannunciato l’intenzione di entrare nel mercato degli orologi smart «Crediamo di essere in grado di riuscire a realizzare uno smartwatch che risponda alle esigenze dei clienti: elegante, ben progettato e che combini le funzionalità generalistiche con gli aspetti più specifici di cura della salute e fitness. Con la recente acquisizione di risorse da Pebble, Vector e Coin, ci stiamo adoperando per il successo nel lungo termine».
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