Gli italiani connessi hanno un livello di benessere più alto
Assurant Inc., gruppo assicurativo americano specializzato in servizi di protezione al consumo, ha presentato la ricerca condotta sul tema del futuro connesso dal titolo: “The Connected Future: Navigating Promise and Risk” tramite 5.500 colloqui effettuati in Francia, Germania, Italia, Spagna, UK, con lo scopo di valutare le percezioni dei consumatori rispetto al rapporto e all’utilizzo del proprio device. Ebbene i risultati relativi al nostro Paese dicono che il 58% dei consumatori possiede una media di cinque prodotti connessi, il 49% di questi viene usato quotidianamente. “Gli italiani connessi sono generalmente più soddisfatti della vita, riportando un livello di benessere maggiore dell’11%. Non tutto è però perfetto: il 17% degli italiani (rispetto a una media europea del 20%) ha dichiarato di essersi trovato con prodotti che non funzionavano come ci si aspettava; il 10% ha riscontrato problemi durante l’installazione e il 24% ha speso troppo per la riparazione” evidenzia la nota di Assurant: “La ricerca denota anche un certo grado di ansia, da parte degli intervistati di tutta Europa, verso il mondo online. Le maggiori preoccupazioni riguardano il furto d’identità (55%), l’uso improprio dei dati personali raccolti (52%), l’hackeraggio della posta elettronica o dei profili social (50%) e il ricatto digitale e lo spionaggio (43%)”. Lo studio sottolinea come i consumatori connessi hanno il 50% in più probabilità di far fronte ai rischi legati alla tecnologia. “Il futuro connesso è già presente. Assistiamo alla nascita quotidiana di prodotti connessi i cui utilizzi potranno cambiare la nostra vita” ha affermato Marco Prada managing director di Assurant Southern Europe: “Sempre più consumatori utilizzano lo smartphone per gestire in remoto la propria vita digitale. Dobbiamo tener presente quanto sia enorme la quantità di dati personali e sensibili che memorizziamo e che porta a ipotetiche minacce quali l’hacking e il furto dati. È chiaro che le esigenze dei consumatori in termini di servizi e anche di protezioni devono evolvere rapidamente per rispondere a un mondo sempre più connesso e avanzato”.
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