Incentivi per passare al “nuovo” digitale terrestre
L’iter per rendere disponibili le frequenze 5G per le telco – entro il 2022 – è partito e coinvolge anche i broadcaster televisivi che devono liberare le frequenze del “vecchio” digitale terrestre (Dvb T1) passando al “nuovo” (Dvb T2). Lo switch off tra il Dvb T1 e il Dvb T2 coinvolge anche i produttori di Tv e il retail, già dal luglio dell’anno scorso tutti i Tv venduti dai player ai negozianti devono avere un sintonizzatore per il Dvb T2, mentre dal 1° gennaio i negozianti sono obbligati a vendere ai consumatori apparecchi televisivi con Dvb T2 o abbinati a un decoder compatibile. Tutte cose già note, la novità è che il governo per incentivare e accelerare il passaggio di banda tra il 2020 e il 2022 – per liberare le frequenze da dare alle Telco – sta pensando di contribuire con 100 milioni di euro da dare a 2 milioni di utenti di fascia “debole”, ovvero coloro che già sono esenti dal pagamento del canone televisivo. Un bonus che sarebbe quindi di 50 euro per utente. Attualmente il Governo non ha previsto un contributo su più larga scala, ma se i negoziati con la UE lo consentiranno – cioè escludendo che tali inventivi vengano visti dalla Comunità Europea come aiuti di Stato ai produttori di Tv – le risorse per lo switch off potrebbero aumentare coinvolgendo un numero maggiore di consumatori.
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