Lo smartphone è sempre più in store
L’utilizzo dello smartphone ha cambiato radicalmente il comportamento dei consumatori all’interno dei negozi tradizionali. Se volevamo una conferma, è arrivata da GfK che in 23 Paesi del mondo ha chiesto a 25 mila possessori di smartphone quale utilizzo siano soliti farne all’interno dei negozi. Ebbene sempre più spesso viene utilizzato per confrontare i prezzi con altri possibili punti di vendita online e off-line (40%), per avere consigli da amici e parenti (40%), e per scattare fotografie ai prodotti che si intende acquistare (36%). Dal report inoltre emerge che nel mondo, la metà dei consumatori di età compresa tra i 20 e i 29 anni confronta i prezzi attraverso la connessione Internet all’interno del negozio stesso, mentre la popolazione maschile è proporzionalmente più propensa di quella femminile al confronto dei prezzi in rete (rispettivamente 42 e 37%). I consumatori della Corea del Sud, della Repubblica Popolare Cinese e della Turchia sono quelli più propensi a confrontare tramite smartphone i
prezzi che trovano nei negozi. Per quanto attiene l’Italia, la percentuale è del 39% a livello generale ed egualmente distribuita tra uomini e donne, rispettivamente la share è infatti 39% e 38%. I consumatori di Ucraina, Sud Africa e India, sono quelli meno inclini a questo tipo di attività. A livello globale, la propensione di uomini e donne all’utilizzo dei dispositive mobili per contattare amici e parenti per consigli sugli acquisti è molto simile: il 40% della popolazione femminile e il 39% di quella maschile dichiarano di farlo abitualmente. I giovani adulti di età compresa tra i 20 ed i 29 anni dimostrano la propensione più elevata (48%) seguiti dagli adolescenti tra i 15 e 19 anni (47%) e dagli adulti di età compresa tra i 30 e i 39 anni (40%). Il parere dei “peers”, il passaparola della cerchia di amici attraverso la connessione alla rete, sono quindi fattori importanti, costantemente presenti anche all’interno del punto vendita nel momento della decisione di acquisto. I consumatori più inclini a contattare amici e parenti per un consiglio sugli acquisti sono quelli di Messico (55%), Polonia (53%) e Turchia (52%), che dichiarano di farlo abitualmente. Al contrario, in Giappone (16%), Indonesia (21%) e Germania (24%) i consumatori sono meno favorevoli a questo tipo di comportamento. La terza area di utilizzo degli smartphone all’interno del punti vendita durante il processo di acquisto è scattare fotografie ai prodotti che si intendono acquistare in un momento successivo. Il 36% dei consumatori, equamente distribuiti tra uomini e donne, è solito scattare foto ai prodotti durante lo shopping. Le fasce di età con più elevata propensione a fotografare con lo smartphone all’interno dei punti di vendita risultano quella gli adolescenti tra i 15 e 19 anni (44%) e dei giovani adulti tra i 20 e i 29 anni (43%),
seguiti dalla fascia di età tra i 30 ed i 39 ( 39%). Gli acquirenti di Messico (49%), Repubblica Popolare Cinese (49%) e Turchia (47%) si rivelano i più propensi a utilizzare i dispositivi di telefonia mobile all’interno del negozio, per scattare fotografie ai prodotti. Questa attività è, invece, ancora poco diffusa in India (12%), Ucraina (13%), Giappone, e Indonesia (16%).
Adrian Hobbs, Managing Director di GfK Online Pricing Intelligence ha commentato: “In virtù del crescente numero di consumatori che accedono alla rete all’interno del punto vendita, i negozi tradizionali devono rispondere con una strategia differenziata. Sapere in tempo reale quali sono i prezzi dei concorrenti on-line e reagire velocemente sono ormai fattori chiave indispensabili per il successo, tanto per negozi online quanto per quelli tradizionali. Questo è vero specialmente per i punti vendita di regioni quali Asia e Sud America, dove i consumatori sono maggiormente propensi ad accedere alla rete durante lo shopping fisico”.
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