Arclinea debutta nell’arredo bagno
Per festeggiare i suoi 90 anni Arclinea ha scelto di investire in una serie di progetti volti ad andare incontro alla distribuzione. Lo ha spiegato Gianni Fortuna, amministratore delegato dell’azienda, durante una visita organizzata per la stampa allo stabilimento di Caldogno (Vi), che produce circa 35 cucine al giorno. Tra le iniziative intraprese “per dare una mano ai punti vendita” spicca la collezione Vanity di mobili per l’arredo bagno, con cui Arclinea debutta in questo settore: “Una linea dalle stesse caratteristiche di qualità delle nostre cucine e che abbiamo recentemente iniziato a commercializzare”. Gli altri progetti del 90° anno del mobilificio, continua Gianni Fortuna, sono l’implementazione del sito Web, nell’ottica di rendenderlo più responsive, il coordinamento dell’immagine dei siti dei vari flagship store, la realizzazione di un nuovo book e l’investimento per lanciare alla prossima edizione di Eurocucina un nuovo prodotto firmato da Antonio Citterio, il designer che ha realizzato la maggior parte delle cucine più iconiche del marchio, fra cui Italia, modello del 1988 ancora oggi tra i più venduti, Lignum et Lapis, cucina caratterizzata dall’anta in legno a listelli dalla lavorazione con più strati di legno e umidità controllata, o Artusi, dove trionfa l’acciaio, materiale importante per Arclinea che oggi propone in varie tonalità, grazie alla tecnologia Pvd (Physical Vapour Deposition). Commentando i risultati dell’azienda, Marillina Fortuna, marketing communicators, ha dichiarato: “Dalla seconda metà del 2015 si sta percependo un certo risveglio, sia del mercato interno che di quello europeo. Per quanto riguarda, invece, Nord America ed Estremo Oriente il mercato non si è mai fermato. Il 2014 si è chiuso per Arclinea con un incremento degli ordinativi pari al +15% mentre a livello di fatturato si è registrato un +3%. Per il 2015 si prevede un incremento del fatturato dell’8%, che potrebbe sfiorare i 18 milioni di euro, grazie soprattutto al dinamismo dei mercati di Nord America ed Estremo Oriente e alla tenuta di Europa e Italia. La ripartizione del nostro fatturato 2015 è 35% in Italia, 65% grazie export (con un’incidenza del contract del 19%, con punte del 35% in Nord America ed Estremo Oriente). Oltre a intravedere la ripresa, registriamo però anche un notevole allungamento dei tempi tra progettazione e vendita: se prima di parlava di 6 mesi ora sono 9-12”.
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