Bonus Mobili: Ecco l’aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Guida per il bonus Mobili Elettrodomestici 2015, contenente tutti gli aggiornamenti su questa materia. L’unica vera novità rappresenta una “doccia fredda” per i rivenditori: se il pagamento per godere delle detrazioni viene effettuato tramite bonifico bancario o postale, a partire da quest’anno viene applicata una ritenuta d’acconto pari all’8%. Nel 2014 quest’ultima era al 4%, ed era stata notevolmente ridotta rispetto al 10% degli anni precedenti. L’informazione è contenuta nella sezione della Guida riservata ai “quesiti più frequenti”. È importante ricordare che tale trattenuta non viene applicata se il pagamento viene effettuato tramite carta di credito o di debito, ulteriore formula concessa per accedere al bonus Mobili.
Per il resto i requisiti relativi all’agevolazione e per accedere a essa rimangono identici: i cittadini che hanno sostenuto delle spese per ristrutturazioni edilizie a partire dal 26 giugno del 2012 hanno accesso anche al bonus Mobili ed Elettrodomestici, che la legge di Stabilità ha prorogato per tutto il 2015. La detrazione Irpef cui si ha diritto è del 50% per un importo massimo di 10 mila euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe di efficienza non inferiore ad A+ (A per i forni, ma vale anche gli elettrodomestici privi di etichettatura) “destinati ad arredare l’immobile oggetto della ristrutturazione”. L’importo detraibile può contenere anche le spese per il trasporto e montaggio dei beni comperati e va ripartito in 10 quote annuali di pari importo.
L’acquisto deve essere effettuato tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2015. La data di inizio lavori deve precedere quella dell’acquisto dei beni, mentre non è necessario che “le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile”. Per i singoli appartamenti gli interventi devono essere solo di “manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia”; la Guida riporta alcuni esempi di tali interventi.
In allegato la Guida dell’Agenzia delle Entrate.
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