Arredi, elettrodomestici e hi tech si comprano online
La vendita di arredamento, elettrodomestici e hi tech online crescono. È quanto emerge da Privalia Watch, il laboratorio di ricerche e analisi di mercato condotto da Privalia, l’outlet online di moda e lifestyle. Tra i trend emersi dall’indagine – realizzata coinvolgendo i clienti di Privalia – l’acquisto su internet di utensili da cucina (53%) ed elettrodomestici (40%). Inoltre l’indagine conferma “che gli italiani sono ormai pronti a vivere in una casa caratterizzata dalla tecnologia del futuro”. Inoltre il campione ha dichiarato di voler arricchire sempre di più la propria casa con prodotti tecnologici (58%), anche se sono frenati dai costi elevati. Per quanto riguarda la cifra che spendono online annualmente per la propria casa, il 33% del campione analizzato ha dichiarato di spendere più di 150 euro, il 27% più di 250 Euro, mentre il 23% addirittura più di 500 euro. “Spese che indicano quanto si ami prendersi cura della propria casa e dei suoi ambienti, rinnovandola e arricchendola con nuovi dettagli ogni anno. Il 27% del campione ha infatti affermato di cambiare spesso l’arredo e indica di avere rinnovato per l’ultima volta un ambiente o addirittura l’intera casa solo un anno fa” evidenzia Privalia. La scelta di acquistare online prodotti del settore Home & Decor ancora una volta è dettata dalla convenienza (98%), anche se in merito al criterio di scelta d’acquisto, il 73% sostiene che sia l’estetica il fattore trainante, seguito dalla funzionalità (60%) e dal risparmio (54%), mentre i temi della sicurezza e dell’eco-sostenibilità non sembrano avere un peso decisivo nell’acquisto dell’arredamento. “Lo studio di Privalia mostra quindi un cliente molto evoluto che si muove con disinvoltura negli acquisti online anche nel mondo Home & Décor” sottolinea la società “Un cliente che ama molto la propria casa, curioso e attento alle nuove tendenze, che ha voglia di sperimentare e che cerca di essere al passo con i tempi, adeguando la propria casa alle ultime tendenze tecnologiche anche se ancora un po’ frenato dai costi troppo elevati”.
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