Esserci appassionatamente
180 negozi diretti inclusi i travel point e 253 negozi indiretti. 1.397 milioni di fatturato totale, 150 sul canale indiretto. Oltre 1.500 milioni il target totale per il 2015, di cui 200 da fare con gli affiliati e il grossismo. Questi i numeri della rete totale a insegna Unieuro, “di cui voi siete l’altra faccia, il rovescio della medaglia di questo brand sempre più forte”, ha affermato Giuseppe Silvestrini, presidente di Sgm distribuzione, parlando agli affiliati intervenuti alla prima settimana di aggregazione organizzata nei pressi di Marina di Ginosa dalla catena e non a caso chiamata “Insieme appassionatamente”. “Il nostro è un matrimonio d’interesse che sottoscriviamo ogni anno”, ha aggiunto Giancarlo Nicosanti, amministratore delegato, “dobbiamo entrambi avere un vantaggio e meritarci questo legame reciprocamente, ma per prima cosa dobbiamo condividere una visione strategica prima che un marchio, affinché il brand la incarni”. Una strategia che, come ha sottolineato da Luigi Fusco, COO di Sgm, abbraccia il cambiamento di paradigma del retail: “Il consumatore è cambiato e quindi dobbiamo modificare di conseguenza il nostro modo di soddisfarlo. Questo è il mestiere del retailer da sempre, solo che ora dobbiamo cambiare come arrivare a servire il cliente. O lo facciamo o il cambiamento ci selezionerà. Non è più solo questione di griglie, di promo, di condizioni, dobbiamo esserci e esserci lungo tutti i contact point”. È questo che infondo chiede Unieuro ai suoi affiliati, non solo di vestire un marchio, di sottoscrivere un contratto di partnership, ma di sposare l’aspirazione omnichannel che la catena ha e di evolversi con lei. “I tassi di crescita delle vostre società, anche del 30%, e l’esperienza di diversi vostri colleghi vi dicono che la nostra politica promozionale e la Rete non sono dei nemici, possono essere degli alleati, non si vince se non si rischia, se non si cambia. Il nostro interesse è che voi cresciate, ma con redditività positive. Non abbiamo nessun interesse che voi perdiate”, ha commentato ancora Nicosanti che poi ha aggiunto: “E non c’è solo questo, essere competitivi, essere omnicanali è importante, ma la capacità di relazionarsi con i propri bacini, la reputazione, sono valori centrali e su questo voi siete la nostra punta di diamante. Tutto questo mi fa dire che il nostro è un matrimonio d’interesse, ma può essere un matrimonio assolutamente potente”. Il manager sa che la strada da fare è lunga, sa che le marginalità sono un punto troppo delicato in questo mercato e in particolare per degli imprenditori, è cosciente che il disallineamento fra i prezzi on line e off line è un problema, ma il cambiamento non si ferma, va deciso (solo) se e come farne parte. “Per questo abbiamo voluto questa settimana, per parlarci, confrontarci, ascoltarci reciprocamente. Vogliamo crescere anche tramite imprenditori che, come noi, vogliono crescere. Chi vuole farlo qui può trovare la sua casa”, ha concluso Nicosanti.
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