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Si sta svolgendo in questi giorni al Chia Laguna Resort, in provincia di Cagliari, la convention nazionale dei soci del Gruppo Expert, intitolata quest’anno “Expert Experience”. Il meeting centrale dell’evento, moderato da Daniele Fornari (professore ordinario all’Università degli studi di Parma e direttore del Cermes-Bocconi), si è tenuto nella mattinata di martedì 21 luglio in presenza di una numerosa platea di soci e fornitori. Dopo il saluto del presidente Giuseppe Silvestrini, il direttore generale Carlo Alberto Lasagna ha presentato alcuni dati relativi al gruppo: 1.920 milioni di fatturato, che pongono Expert al terzo posto tra i retailer eldom sul mercato italiano con una market share del 12,4%, 407 imprese aggregate, 137 soci azionisti (significativamente ridotti rispetto ai 187 del 2000 grazie a un progressivo fenomeno di semplificazione), 270 affiliati e 633 punti vendita di cui 321 a insegna Expert. Questi ultimi sono attualmente suddivisi in 52 p.v. di piccole dimensioni (che “sono in trasformazione sviluppando una specializzazione specifica”), 121 di superficie media (che Lasagna ha definito “il dna storico del gruppo”) e 148 di grandi dimensioni. Lasagna ha inoltre ricordato le 98 insegne diverse presenti nel gruppo, “fortemente connotate sul territorio”, e i 214 negozi a insegna Expert Group, non soci ma affiliati alle piattaforme. Le piattaforme sono oggi 11 (Cedex, Coeco, Colimex, Domex, Equipe, Gaer, General Service, Gruppo Papino, Gruppo Pisone, SGM e Trilogs); anche su questo fronte Lasagna ha sottolineato l’importanza di un “processo qualificante di razionalizzazione dei costi e semplificazione dell’apparato distributivo territoriale ormai avviato, sulla scia dell’esperienza di Expert negli altri Paesi europei”.
A seguire Fornari ha sottolineato che “Expert è l’insegna ‘più italiana’ del settore per il numero di province in cui è presente” (98), collocandosi al secondo posto tra le insegne eldom per notorietà spontanea con una quota del 49,8% (marchio nazionale + insegne locali). Positivi anche i dati relativi alla gestione complessiva negli ultimi cinque anni: dal 2005 al 2011 la superficie media dei p.v. è passata da 868 a 1.199 mq; il numero di addetti per p.v. da 9,8 a 14,3; il fatturato per p.v. da 3,8 mln a 6,2 mln di euro; la produttività per metro quadro da 4.380 euro a 4.861 euro; la produttività per addetto da 387 mila euro a 407 mila euro. Concludendo, Fornari ha evidenziato l’accresciuta importanza dell’esperienza associativa, ricordando che il 96% dei soci ritiene l’appartenenza a Expert una condizione fondamentale per sopravvivere e svilupparsi nel mercato. Roberto Omati, direttore commerciale di Expert, ha ricordato i tre pilastri del gruppo: la forza di un’insegna di prestigio internazionale (presente in 16 Paesi europei con un fatturato complessivo di 10 miliardi di euro), i servizi commerciali altamente qualificati e i modelli organizzativi e gestionali evoluti. In particolare Omati ha segnalato il completamento per il 98% del collegamento dei soci per la lettura dei dati di sell out e stock e la creazione dei “presupposti necessari per presentarci nel web il prima possibile”. La responsabile marketing Barbara Donelli ha infine fornito alcune informazioni sugli investimenti in comunicazione, pari a 40 milioni di euro all’anno, ribadendo “la centralità del punto vendita, al quale tutti gli altri mezzi devono essere integrati”, e annunciando attività di sperimentazione sul web. La mattinata ha visto anche la partecipazione dei manager delle principali aziende, che sono stati protagonisti di simpatici video. Nel pomeriggio è seguita l’inaugurazione del “Trade Village”, allestito presso il resort con gli stand dei fornitori, che hanno esposto e illustrato i loro prodotti ai soci Expert.
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