“Stiamo dando una visione distorta di cosa è questo mercato e di cosa sono i suoi prodotti”
Secondo Marco Mazzanti, CPO di Mediamarket, è diventa eccessiva soprattutto per l’impatto negativo che sta generando sul consumatore finale. Nel dettaglio il manager ha dichiarato: “E’ un giudizio che esprimo non tanto da un punto di vista di ricadute sul conto economico, visto che ogni azienda può farsi carico di costi e di redditività diversi, piuttosto considerando l’impatto che ha l’attuale pressione sul consumatore finale” e poi aggiunge: “Oggi stiamo creando molta confusione nella testa dei clienti finali e stiamo nello stesso tempo dando un’immagine distorta dei prodotti che vendiamo: c’è una crescente difficoltà a comprendere il valore di quello che andiamo a promozionare. Oggi il consumatore inizia a mettere in dubbio questo valore e questo penso sia il problema più grande che ci troveremo a gestire”. La prima sfida vera è quindi per Mazzanti: “come essere coerenti e trasparenti nei confronti del consumatore, se attraverso la stessa quantità e tipologia di promo oppure se abbracciando un nuovo modo d’ingaggiarlo, in negozio con più servizi e fuori con attività che lavorino sulla soddisfazione di certi bisogni e non sul puro taglio prezzo. Di certo questo recupero di trasparenza è fondamentale perché stiamo dando una visione distorta di cosa è questo mercato e di cosa sono i suoi prodotti”. Ciò nonostante una revisione del modo con cui oggi si fanno promozioni e del numero di campagne è un impegno a livello teorico, ammette il manager: “perché nella pratica questo cambiamento necessita di enne condizioni, a cominciare da come tutto il mercato gestirà questa problematica, quindi difficile dire se si attuerà, quando e come. Quello che posso dire è che noi avremo un impegno forte, quello di dare al consumatore la possibilità di ritornare a capire cosa sta comprando e con che valore”.
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