A dicembre nuove regole UE per l’eCommerce
Il 2018 non sarà ricordato solo per l’entrata in vigore del regolamento sul GDPR per la regolamentazione della privacy, ma anche per le nuove regole sull’eCommerce per i Paesi UE. L’Unione Europea infatti ha messo a punto un regolamento ((UE) 2018/302) che affronta la questione della discriminazione ingiustificata dei clienti nel commercio online basata sulla nazionalità, il luogo di residenza o il luogo di stabilimento nell’ambito del mercato interno. Il divieto di blocchi geografici è un elemento importante della strategia che intende favorire il mercato unico digitale, praticamente “un eCommerce senza frontiere”. Infatti secondo condotta dalla Commissione europea, il 63% dei siti web europei non consente ai consumatori di comprare da un altro Paese UE. Per quanto riguarda i beni “fisici”, il geoblocking è praticato maggiormente nel settore degli elettrodomestici (l’86% dei siti lo applica), ma anche in quello inerente il tempo libero; ad esempio, ai biglietti di eventi sportivi (in questo ambito la percentuale si assesta al 40%). Il regolamento è entrato in vigore il 23 marzo 2018 in tutti gli Stati membri dell’UE e si applicherà a partire dal 3 dicembre 2018 per permettere in particolare ai piccoli operatori economici di adeguarsi. Al momento dell’entrata in vigore del regolamento i merchant dovranno trattare gli acquirenti di altri Paesi allo stesso modo di quelli locali, garantendo accesso agli stessi prezzi, prodotti e servizi. I consumatori potranno fare acquisti online su qualsiasi sito dell’Unione europea, senza essere automaticamente bloccati o reindirizzati ad altri siti a meno che non sia il consumatore stesso a dare il consenso. In particolare, in base alle nuove regole, i merchant non potranno operare discriminazioni tra clienti relativamente a termini e condizioni generali – prezzi inclusi – per beni consegnati in uno Stato membro in cui l’operatore propone la consegna o che sono ritirati presso un luogo concordato con il cliente. Inoltre la discriminazione ingiustificata dei clienti in relazione ai metodi di pagamento sarà vietata.
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