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Toy Store ha chiesto ai player dell’industria un commento sulla situazione e l’evoluzione oggi della comunicazione nel mercato del Giocattolo: l’opinione di Emmanuel Benoit, Direttore Marketing di Mattel Italy. A partire dal 2011, la pubblicità televisiva non sembra essere più così incisiva come avveniva solamente fino a due anni fa: qual è la vostra opinione? «A mio parere, è esagerato parlare di perdita d’incisività della pubblicità televisiva: il tempo che i bambini italiani trascorrono davanti alla TV è ulteriormente aumentato nel corso del 2011 pertanto lo spot televisivo è tuttora uno strumento ideale e fondamentale per sviluppare l’appeal di un marchio, garantirne un’ampia popolarità tra il pubblico dei ragazzi e incrementare le vendite. Anzi, per l’autunno 2012, implementeremo gli investimenti pubblicitari in TV, che rimane il mezzo di comunicazione principale per il nostro core target, i bambini. Sicuramente, alla tradizionale pubblicità televisiva, nell’affermazione di un marchio, è necessario introdurre nuovi contenuti, come cartoni animati e film, collegati direttamente ai giocattoli: un esempio efficace di questo tipo di strategia è rappresentato da Monster High, che ha ottenuto un enorme successo tra le ragazzine grazie alla serie animata trasmessa su Boing. Un altro importante cambiamento è il forte sviluppo della fruizione multimediale da parte dei ragazzi, principalmente dovuto a Internet. Questo nuovo strumento di comunicazione favorisce un maggiore coinvolgimento del nostro giovane consumatore, accende interesse e genera attenzione. Ritengo che la presenza sul web è fondamentale, la nostra strategia di marketing prevede, infatti, attività sul web attraverso la pubblicità che con i siti dedicati ai nostri marchi, con i contenuti speciali pubblicati su YouTube e con attività sui social media come Facebook». Come è cambiato il modo di fare pubblicità nel Giocattolo negli ultimi anni? «Il modo di fare pubblicità nel nostro settore è sicuramente più complesso, poiché l’offerta dei canali televisivi è molto più ampia e varia rapidamente, inoltre è ormai fondamentale avere un approccio plurimediale, trovando il giusto equilibrio tra il mezzo televisivo e gli altri media. L’aumento della penetrazione di Internet, l’esplosione dei Social Media e l’avvento di tablet computer come l’Ipad hanno avuto un impatto diretto sulla fruizione dei media: trovo che sia fondamentale adeguarci a questo scenario in continuo mutamento. Flessibilità e innovazione sono elementi sempre più essenziali e strategici». Come saranno suddivisi gli investimenti pubblicitari? A quale tipo di comunicazione darete maggiormente spazio? «Il nostro peso sul mercato e la capacità d’investimento che sostiene lo sviluppo dei nostri marchi ci consentono la possibilità di essere presenti sui principali canali televisivi dedicati ai bambini, al fine di espandere al massimo la nostra diffusione e raggiungere il più ampio numero di potenziali clienti. Ovviamente, tra questi, ci sono i canali “storici” che vengono trasmessi in chiaro ma uno dei fattori chiave per ottenere un buon risultato è anche quello di saperci adattare a un panorama televisivo in continuo cambiamento ed essere presenti sui nuovi canali come K2, Frisbee o Cartoonito. Sarà interessante anche seguire i risultati che registrerà il canale Super. Naturalmente, al fine di massimizzare la nostra copertura, la nostra strategia coinvolge anche i canali satellitari e le PayTv».
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