U.S. Copyright Group, dito puntato contro Time Warner Cable

Pioggia di polemiche sul provider statunitense Time Warner Cable. Secondo quanto riportato da diversi siti a stelle e strisce come Hollywood Reporter.com, Thomas Dunlap, consigliere legale di U.S. Copyright Group, associazione americana a tutela della proprietà intellettuale, ha replicato di recente contro la presa di posizione dell’Isp che dichiara di non poter consegnare più di 28 indirizzi Ip al mese per una questione di costi e di risorse legati alla procedura. Dunlap ha contestato questa affermazione, sottolineando che Time Warner Cable ha registrato un fatturato di circa 4,6 miliardi di dollari nel primo trimestre 2010. Ma non ci sarebbe solo in ballo una questione economica. Secondo l’associazione, infatti, il provider starebbe approfittando dell’occasione per accaparrarsi più clienti, facendo leva sul proprio impegno a rispettare la privacy degli utenti. Il braccio di ferro legale tra U.S. Copyright Group e Time Warner Cable è iniziato lo scorso marzo, quando l’associazione, su richiesta di un gruppo di produttori cinematografici indipendenti, voleva procedere giuridicamente contro 50 mila utenti BitTorrent per il download illecito di oltre dieci film, tra cui ‘Far Cry’, ‘The Gray Man’ e ‘Il richiamo della foresta 3D’.

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