Univideo, quale futuro per l’Home Entertainment
“Il futuro dell’Home Entertainment: la facilità del digitale e la sicurezza dell’oggetto” è stato il titolo della tavola rotonda che si è tenuta oggi a Milano nell’ambito della presentazione dei dati Univideo 2017 da parte di Gfk che ha anche presentato uno studio qualitativo sul fruitore di home entertainment. Gianmaria Donà dalle Rose, presidente International Video Federation, si è focalizzato sui dati del settore a livello internazionale: «Nel 2017, negli Stati Uniti la spesa complessiva per questo settore è stata di 20,4 miliardi di dollari, in crescita del 5% sul 2016. Il segmento digitale, con 13,6 miliardi, è in crescita del 19,53%; in particolare cresce lo svod +31% grazie alla forza di Netflix, Amazon Prime e Hulu. Il segmento fisico invece è in calo: 4,7 miliardi contro i 5,5 miliardi del 2016 (-14%). Questo segmento ha risentito della flessione del settore theatrical nel periodo più forte dell’anno, che è l’estate, e che si è ripercossa poi anche a livello home video». Ma come va il mercato in Europa? L’home entertainment in Gran Bretagna ha fatturato 1,78 miliardi di dollari (-8%), in Francia 900 milioni di dollari (-6%), in Germania 1,8 miliardi di dollari (-2%). In tutti questi mercati il segmento del sell-Thru fisico è in forte contrazione (-17% in Gran Bretagna, -10% in Francia e -12% in Germania). In Germania cresce del 33% il segmento digital sell-Thru, +10% in Gran Bretagna, +14% in Francia. Alessandro Caccamo, vicepresidente Univideo e amministratore delegato di 20th Century Fox Home Entertainment, ha esposto i primi dati relativi all’iniziativa Digital Movie Days «promossa dal 7 al 13 maggio da Univideo per far conoscere e favorire la diffusione del tvod; tutti gli operatori del vod transazionale hanno aderito all’iniziativa. I dati raccolti sono stati molto positivi: +30% per quel che riguarda l’offerta video on demand e +200% per la proposta di elettronic sell-Thru; il cliente ha trovato molto attrattiva l’offerta a 5,99 euro della proposta Est che, di solito, ha un prezzo che va dai 9 ai 13 euro». Nel suo intervento, Roberto Paris, Managing Director di Universal Pictures Italia HE si è soffermato «sull’ampia offerta che oggi ha a disposizione un cliente che può trovare un film in formato Dvd, Blu ray, 3D e 4K. Proprio il 4K è un formato ancora poco diffuso; bisognerebbe cercare di farlo “dialogare” in modo più efficace con l’hardware 4K che sono i televisori venduti in questo formato». A proposito dei dati Univideo, ha aggiunto: «Le ricerche più recenti confermano che fino al 2021 il segmento Tvod, sia Dvd che Blu ray, avrà sempre la più alta quota di mercato all’interno del settore. L’importante è che le catene distributive facciano la loro parte e continuino a supportare questo formato». Giorgio Tacchia fondatore e amministratore delegato di Chili ha sottolineato «che bisogna partire da quello che vuole il consumatore. E se mettiamo insieme i dati che abbiamo a disposizione relativi al tvod e quello che emerge dalla pirateria, il quadro è chiaro: il consumatore vuole avere accesso al character. E questo tipo di offerta sarà sempre meno presente nell’ambito dello svod. Tvod ed Est saranno sempre più ricchi di offerta ma dovranno investire in comunicazione; anche così si potrà contrastare la pirateria. Dovremo essere percepiti sempre più come servizio di entertainment in grado di offrire un’esperienza». Mauro Pezzali, vicepresidente Univideo e direttore area home video di 01 Distribution, ha evidenziato «le difficoltà che incontra il cinema italiano a essere distribuito come dvd e Blu ray. C’è forse un problema di mentalità nella parte distributiva; non si capisce che dare spazio alla nostra cinematografia può rappresentare una possibilità di guadagno mentre, invece, si preferisce puntare esclusivamente sulla attrattiva dei blockbuster americani». Ha concluso Lorenzo Ferrari Ardicini, presidente di Univideo e CG Entertainment: «Abbiamo visto che il mercato dell’home entertainment vale 340 milioni di euro, che c’è un segmento fisico in calo e una crescita del digitale. In questo siamo allineati ai principali mercati internazionali. Rimane però il fatto che il consumatore desidera ancora il supporto fisico». Ferrari Ardicini si è poi soffermato sui prossimi impegni associativi: «Ripeteremo l’esperienza dei Digiital Movie Days e per Natale abbiamo in mente di organizzare una festa del supporto fisico. Rimane, come sempre, il nostro forte impegno contro la pirateria».
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