Agon Channel: sindacati contro la delocalizzazione
Nel giorno del debutto di Sabrina Ferilli su Agon Channel con il talk “Contratto” (primo ospite, Walter Veltroni), il sindacato Slc Cgil si scaglia contro il modello televisivo della rete fondata da Francesco Becchetti. Esempio di delocalizzazione televisiva per abbattere i costi, Agon Channel (Dtt 33) ha sede legale in Italia, ma base operativa a Tirana: gli stipendi dei dipendenti sarebbero 10 volte inferiori a quelli nel nostro Paese. «Quella che è indicata come la “seconda vita degli ex divi della televisione italiana”, tuttavia desta rilevanti preoccupazioni per un modello editoriale che, se replicato o imitato, in assenza di quel riordino complessivo del sistema che Slc Cgil rivendica da tempo e che a questo punto diventa più che mai urgente, rischia di creare ulteriori condizioni di distorsione del mercato», spiega in una nota la segretaria nazionale Barbara Apuzzo. La riduzione dei costi ottenuta attraverso stipendi inferiori alla media italiana potrebbe quindi incidere negativamente sulle retribuzioni nel nostro Paese. Processi di delocalizzazione del settore radiotv penalizzerebbero non soltanto i processi produttivi e il lavoro nel settore, ma significherebbero anche «subire passivamente l’idea che sia sempre e solo “il mercato” a regolare gli ambiti di attività, anche quando si tratti di produzione culturale, comunicazione e informazione». Il sindacato chiede dunque al governo «di ragionare su politiche industriali, in questo comparto, che mettano al centro ad un tempo la salvaguardia del lavoro (compresa la proprietà intellettuale) e quella del pluralismo».
Nella foto: Sabrina Ferilli intervista Walter Veltroni in “Contratto”
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