Audiovisivo: la riforma delle quote può aspettare

La riforma dell’art. 44 del Testo unico della Televisione (Tusmar) può aspettare: dopo le proteste di tutti i broadcaster, è saltata la discussione – prevista lo scorso venerdì – in Consiglio dei ministri del testo che avrebbe raddoppiato le quote di investimento delle tv nelle produzioni italiane ed europee e inserito nuovi obblighi di programmazione (ricalcando il modello francese). La presentazione del testo slitta di almeno una settimana per verificare se sia possibile trovare un punto di equilibrio sul tema, anche se i broadcaster sembrano non avere alcuna intenzione di cedere sulla modifica delle aliquote. «Il sistema deve aiutarsi a vicenda. Non è possibile che noi ci lamentiamo che il cinema italiano non riesce ad essere vincente e contemporaneamente non venga aiutato dal sistema televisivo», ha dichiarato il ministro MiBact Dario Franceschini a Otto e mezzo.

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