Masi: «obbligo di pluralismo nei talk show»
Pubblico bipartisan, applausi bilanciati, il contraddittorio anche per i battimani. Sono questi i punti cardine della circolare vincolante inviata ieri dal dg della Rai, Mauro Masi, ai direttori di rete e ai conduttori dei talk show per imporre la presenza di platee divise equamente in due nei programmi. Masi ha fatto appello al comitato presieduto dal presidente emerito della Consulta, Riccardo Chiappa, che ha il compito di vigilare sulle violazioni al codice di autoregolamentazione della tv pubblica nonché ad alcuni interventi delle istituzioni sul pluralismo e al codice deontologico dell’azienda. A differenza della prima informativa sulle regole dei talk show, inviata dal dg subito dopo la ripresa della trasmissione “Annozero, l’attuale circolare avrà il carattere di un regolamento. Preoccupazione, invece, è stata invece espressa dalla sigla sindacale LIberSind Confsal per il blocco, privo ancora di giustificazioni da parte del cda, nella pianificazione del palinsesto di RaiUno fino al mese di marzo.
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