Netflix, tra sette anni in un terzo delle case italiane
Nel 2016 Netflix distribuirà 31 serie tv, tra cui nuove produzioni e nuove stagioni di quelle esistenti, una ventina di film e documentari, una varietà di stand-up comedy special e 30 serie originali kids, distribuite contemporaneamente in tutto il mondo. Con 75mln di abbonati, 45 negli Usa e 30 nel resto del mondo, e la presenza in 190 Paesi (erano poco più di 50 a fine 2015), il colosso dello streaming di Los Gatos, in California, sta presentando alla Cité du Cinema di Parigi la propria offerta a 360°. In Italia, a gennaio scorso, dopo appena due mesi dal lancio, il numero di registrazioni al servizio era di circa 280mila, delle quali 110mila si sono trasformate in abbonamenti (si parte da 7,99 euro al mese). Ma la previsione del Ceo (nonché fondatore nel 1997 di quello che allora era solo un servizio di noleggio vhs, dvd e videogame) Reed Hastings è che in sette anni la “tv su misura” sarà in un terzo delle case italiane. Intervistato dal quotidiano “La Stampa”, Hastings ha dichiarato di non essere preoccupato per l’espandersi della concorrenza («facciamo il nostro gioco senza guardare a quanto fanno gli altri, è indubbio che la concorrenza sia spietata ma noi siamo Netflix») e di essere ottimista sulla graduale “conquista” del mercato italiano: «I risultati ottenuti sono in linea con le aspettative e siamo certi che il lavoro sulle tecnologie e sui contenuti dovrebbe portarci al raggiungimento degli obiettivi». Unico rimpianto, non essere ancora sbarcati in Cina, dove vanno ancora sciolti i nodi delle licenze e della banda larga. Un futuro sempre più “globale” per Netflix, che conferma la tendenza a produrre serie originali fuori dagli Stati Uniti, seguendo standard e linguaggi che però le rendano appetibili in tutto il mondo. In attesa di “Suburra”, che sarà la prima produzione italiana, è stata annunciata la seconda stagione, a partire dal 1° luglio, di “Marco Polo”, primo contenuto della piattaforma in Hdr (l’ultra definizione), di cui è protagonista l’italiano Lorenzo Richelmy. Tra le novità, “The Get Down” di Baz Luhrmann ambientata nel Bronx, “Marseille”, prima produzione francese con Gerard Depardieu, e “The Crown”, biografia della regina Elisabetta. Confermati, inoltre, il primo talk show con Chelsea Handler, la sit com “The Ranch” con Ashton Kutcher e il film con Eric Bana e Ricky Gervais “Special Correspondents”.
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