Pubblicità: maggio ancora in rosso
Il mercato pubblicitario ancora non esce dalla sua fase negativa, secondo i dati di Nielsen Italia: il mese di maggio si è chiuso con una contrazione del 41,1%, che porta la raccolta cumulata nei primi cinque mesi dell’anno in calo del 23,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio – maggio si attesta a 28,3%. In totale, il mercato degli investimenti pubblicitari italiani nei primi cinque mesi del 2020 si ferma a quota 1,85mld di euro, contro i 2,5mld dei primi cinque mesi 2019. “Il trimestre marzo-maggio è il peggiore nell’era della pubblicità moderna, pesa sulle aziende il ritardo di misure di aiuto”: ha dichiarato Alberto Dal Sasso, Ais managing director di Nielsen. In particolare, la televisione perde il 24,5%, fermandosi a quota 1,23mld (da 1,642 nel 2019). Nel singolo mese di maggio il mezzo ha perso il 42,1%. Segno negativo e a doppia cifra per tutti i settori: quotidiani a -27,4%, periodici a -41,5%, radio a -39,2%, digital a -17,2%, outdoor a -57,8%, transit a -56,5% e direct mail a -38,5%. Non ci sono dati per cinema e go tv, non essendo disponibili i dati di marzo, aprile e maggio 2020. Risultano in calo tutti i settori merceologici: guardando ai settori con maggiore quota di mercato, nei mesi di maggio calano in particolare automobili (-65,7%), farmaceutici (-49%) e alimentari (-48,3%). Sul periodo cumulato si evidenziano gli andamenti negativi di toiletries, cura persona e abbigliamento che perdono rispettivamente il -26,4%, -49,5 e -42%. “Ci vorrà tempo per ritrovare la normalità: in Italia si potrà rivedere una crescita tendenziale solo a partire dal 2021, anche se per tornare a livelli pre-Covid non basterà il prossimo anno”, spiega Dal Sasso.
LE CONCESSIONARIE TV. Il -24,5% della televisione si riflette sulla raccolta delle principali concessionarie tv. Secondo quanto riporta
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