Rai punta su on demand e mobilità
Rai va a caccia degli under35, “preda” pregiata di pay tv e tv via internet. Per farlo, il servizio pubblico dovrà lavorare sull’on demand e sulla visione in mobilità: è questo il piano presentato ieri dal dg Antonio Campo Dall’Orto e dalla presidente Monica Maggioni nella loro prima audizione davanti alla commissione di Vigilanza. Non si tratta di abbandonare il pubblico più anziano (come servizio pubblico, Rai deve parlare a tutti), ma di intercettare un target che «sistematicamente ignora» l’offerta. In poche parole, «colmare il gap di aspettative rispetto all’offerta digitale» Attualmente Rai sta quindi procedendo a un lavoro di verifica sui diritti a disposizione per capire cosa si potrà portare sulle diverse piattaforme. Nessuna precisazione, invece, in merito all’ipotesi emersa nelle settimane precedenti circa un’offerta web a pagamento. Per quanto riguarda i risultati della raccolta adv, secondo quanto dichiarato dall’ad di Rai Pubblicità, Fabrizio Piscopo, a “Daily Media”, ottobre si chiuderà con un incremento del 21% sullo stesso mese 2014. Il cumulato gennaio-ottobre registrerà una flessione del 2,7% (il saldo sarebbe positivo se non si considerasse – per il 2014 – i 30mln di euro raccolti per i mondiali di calcio); per il 2016 è prevista una grande crescita.
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