Riforma Rai: vertici licenziabili
Amministratore delegato e consiglieri potranno essere licenziati: è uno dei punti principali della riforma Rai voluta da Renzi e pubblicata sul sito del governo. Secondo il progetto, l’amministratore delegato (votato dal cda su proposta dell’assemblea dei soci) rimane infatti in carica per tre anni, a meno che il cda non ne revochi le deleghe dopo essersi consultata con l‘assemblea dei soci (il ministero dell’Economia e Siae). Al manager spetta un’indennità pari a tre mensilità. All’ad spetta (in autonomia, senza il voto del cda) la nomina dei vertici Rai – come i direttori di rete – e la definizione dei compiti; può firmare contratti del valore massimo di 10mln di euro. Inoltre, i contratti per acquistare o sviluppare produzioni non rientrano nel regime degli appalti pubblici. Licenziabili anche i consiglieri: in questo caso servirà la delibera dell’assemblea dei soci e il voto favorevole dell’assemblea di vigilanza. Il contratto di servizio sarà rinnovato ogni cinque anni, non tre.
In allegato, il Ddl Rai pubblicato sul sito del Governo.
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