Tv locali, scendono adv, ascolti e finanziamenti
Pubblicità crollata del 37,5% tra il 2008 e il 2012 (di quasi il 50% nel Lazio), costi lievitati del 13% a livello nazionale (e del 75% nel Lazio, dove operano 49 editori e 164 canali) e ascolti scesi, sul totale nazionale, dallo 0,16% del 2007 allo 0,03% del 2012. Sono questi alcuni dati emersi da uno studio commissionato dal Corecom Lazio a ItMedia Consulting per mettere meglio a fuoco il settore delle tv locali, in vista di una sua risistemazione. Al momento, infatti, non è neppure chiaro quante siano esattamente le emittenti areali, dalle quasi 600 del 2005 passate probabilmente alle 480 del 2012 e prossime a una ulteriore riduzione quando, a fine anno, quelle della fascia adriatica dovranno spegnere le frequenze che interferiscono con quelle di Croazia e Albania. E la stessa sorte attende, nel giro di due-tre anni, quelle del Tirreno per le interferenze con la Corsica, così come quelle della Sicilia che hanno occupato abusivamente le frequenze del Nord Africa. Inoltre, entro il 2022, altre frequenze dovranno essere liberate a vantaggio della telefonia. Del resto, non esiste un elenco ufficiale delle tv locali. Il loro numero si può dedurre dal Registro degli operatori della comunicazione (Roc), tenuto dal MiSe, e dagli elenchi dell’Agcom (catasto delle frequenze, l’elenco per l’Lcn e la graduatoria per l’assegnazione dei contributi pubblici all’editoria). In parallelo, si sono ridotti i finanziamenti pubblici, passati dagli 85mln di euro del 2012 ai 60 dl 2013 e ai 55 di quest’anno.
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