Tv locali: sì al cambiamento dei diritti amministrativi
Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione tv locali, aderente a Confindustria Radio Tv, “benedice” l’emendamento al disegno di legge “Legge europea 2014” relativa ai diritti amministrativi (di cui all’art.34 comma 1 del Codice delle comunicazioni elettroniche) a carico delle imprese titolari di autorizzazione per l’attività di operatore di rete tv. Secondo Giunco, questo emendamento, se approvato (il voto è previsto per la prossima settimana), scongiurerebbe il tracollo del settore areale: il testo presentato da Ivan Catalano (vice presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera e relatore del disegno di legge) taglia il contributo a carico delle emittenti per le reti tv in tecnica digitale terrestre. I contributi ammonterebbero a 111mila euro sull’intero territorio nazionale; 25mila su un territorio avente fino a 50mln di abitanti; 18mila su un territorio fino a 30mln di abitanti; 9mila su un territorio fino a 15mln di abitanti, 3mila per territori fino a 5mln di abitanti, 600 euro per territorio fino a un milione di abitanti e 300 euro per territori fino a 500mila abitanti. Ciò contro la cifra prevista precedentemente, 555mila euro (per una media di 50 impianti per una regione come la Lombardia) che, sommati ai 64mila euro per i diritti amministrativi e i 130mila per i diritti d’uso, porterebbero a una cifra «insostenibile» per il settore. TV
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