GameStop: “Non fateci arrabbiare”
In un’intervista rilasciata al sito dedicato all’industria dello sviluppo videoludico Gamasutra, Dan DeMatteo (in foto), CEO globale della catena GameStop, ha avvertito l’industria che l’introduzione di limitazioni sulla vendita di videogiochi di seconda mano creerebbe complicazioni e disagi ai consumatori, abituati all’idea che un videogioco, anche dopo essere stato usato, mantiene un “valore residuo”. DeMatteo ha anche rivelato che GameStop (che quest’anno fiscale fatturerà circa 8 miliardi di dollari, più di Activision Blizzard ed EA insieme) nel corso dei 12 mesi ha ritirato videogiochi per 800 milioni di dollari in store credit che sono stati utilizzati soprattutto per l’acquisto di novità. “Credo che limitare questo commercio creerebbe difficoltà non solo a noi ma anche ai consumatori”, ha detto DeMatteo, “qualsiasi cosa che tolga la possibilità per il consumatore di vendere o regalare un gioco a un suo amico, metterlo all’asta su eBay o riportarlo a GameStop sarebbe vista come un’interferenza. In generale, qualsiasi azione volta a rimuovere il valore residuo dei videogiochi usati farà arrabbiare i consumatori e anche GameStop”.
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