Idsa: opposizione alle leggi che restringono la vendita di videogame
Idsa (Interactive Digital Software Association), l’associazione che riunisce il trade dei videogiochi in America, intende opporsi a un’ingiunzione del tribunale dello stato di Washington che rende illegale la vendita ai minori di 17 anni di videogiochi che rappresentano atti di violenza contro ufficiali delle forze dell’ordine e che il governatore dello stato, Gary Locke ha reso ufficiale oggi firmando la nuova legge.“Non solo questa legge non è necessaria”, ha dichiarato Doug Lowenstein, presidente di Idsa, “ma è anche anticostituzionale”. Secondo Lowenstein, nell’83% dei casi, sono i genitori a comprare videogiochi per i figli e, se l’obiettivo dei legislatori è di tenere i giocatori più piccoli lontano dai videogiochi dai contenuti adulti, sarebbe più efficiente educare i genitori sul sistema di classificazione Esrb, non cercare di trasformare i venditori in genitori.La causa intentata da Idsa accusa la nuova legge di violare il primo emendamento della costituzione americana, sia per la protezione garantita alla libertà di espressione (anche scene di violenza), sia per la mancanza di chiarezza della nuova legge che non specifica esattamente quali siano i giochi vietati ai minori e che potrebbe rendere i rivenditori che non “indovinano” correttamente soggetti a multe e sanzioni. “Siamo sicuri che la nostra posizione sarà supportata dal verdetto del tribunale”, ha concluso Lowenstein, “ci dispiace che in un momento in cui il deficit statale è in aumento, molti cittadini vedranno i soldi delle loro tasse impiegati per difendere una legge che è fondamentalmente anticostituzionale”.
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