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GameStop, la principale catena specializzata in videogiochi al Mondo non risente della crisi economica e della generale contrazione dei consumi che ha colpito anche il mercato videoludico. A fronte di mercati stabili o in lieve calo (in USA, UK e anche in Italia), la catena ha fatto registrare entrate complessive da record pari a 9,47 miliardi di dollari per l’anno fiscale chiuso il 29 gennaio, con una crescita del 4,3%. Per il quarto trimestre, che include il periodo prenatalizio, GameStop ha fatturato 3,69 miliardi di dollari, in crescita del 4,8%. I profitti netti per l’anno fiscale sono stati anch’essi da record: 408 milioni di dollari dopo una crescita dell’8,1%. Anche se il suo business si basa sui negozi fisici (con fatturato a +1,1% per negozi comparabili), GameStop ha anche saputo sfruttare la crescita del digitale, facendo registrare entrate pari a 290 milioni di dollari, in crescita del 61% rispetto allo scorso anno. “Le nostre innovazioni nel campo dell’e-commerce, delle offerte digitali e le Power Up Rewards ci hanno permesso di ottenere vendite record, con profitti e quote di mercato in crescita”, ha commentato Paul Raines, CEO di GameStop, “il nostro focus per il 2011 sarà di continuare a costruire sul successo del nostro programma Power Up Rewards, espandere il nostro business dell’usato e incrementare le nostre entrate digitali per continuare a garantire risultati finanziari solidi”. Se andiamo ad analizzare in dettaglio i dati di vendita annuali scopriamo che oggi l’Usato per GameStop vale il 26,1% delle entrate complessive, secondo segmento per incidenza dietro al Software Nuovo che vale il 41,9% e seguito da Hardware e Altro (voce che include le vendite digitali, le action figures e alcuni accessori). I segmenti più in crescita sono proprio il Software Nuovo (+6%) e Altro (+10%), mentre Hardware e Usato sono pressoché stabili. La catena ha infine annunciato il progetto di aprire 200 nuovi negozi negli USA per raggiungere i mercati attualmente meno serviti e, allo stesso tempo, chiudere 200 negozi americani, principalmente nelle location con lease in scadenza in cui i negozi si sovrappongono ad altir aperti nelle vicinanze.
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