Bonisoli, audiovisivo spiazzato rispetto ai cambiamenti

«Nella prossima finanziaria l’intenzione è quella di dare più risorse alla cultura. Chi è venuto prima di me ha già lavorato parecchio in questa direzione e noi abbiamo la volontà di continuare. Abbiamo ambizioni alte. L’Italia ha bisogno di un cambio di direzione; sono finiti gli anni in cui si sono messi a posto i conti pubblici, tagliando le risorse alla cultura». Lo ha dichiarato il ministro del Mibac, Alberto Bonisoli questa mattina nell’audizione davanti alle Commissioni cultura di Camera e Senato. Tanti i temi affrontati dal ministro che si sono concentrati particolarmente su musei, fondazioni liriche e Matera 2019. Bonisoli ha poi fatto riferimento al bonus cultura di 500 euro per i neo diciottenni di cui si è parlato nelle scorse settimane: «18App sarà confermato per il 2018; nel 2019 introdurremo alcuni correttivi. Abbiamo il dovere morale nei confronti dei giovani di incentivarli nel consumo di cultura. E non penso solo ai diciottenni. In questo percorso, ambisco a coinvolgere le industrie creative; chi opera nell’offerta di servizi e beni culturali, deve fare la sua parte. Penso che anche che si debba dare più attenzione ai gruppi sociali più fragili». Sull’audiovisivo, Bonisoli ha aggiunto: «Questo ambito si sta trasformando velocemente, basti pensare ad Amazon o alle piattaforme che diffondono musica, libri, video e film. Quello che temo è che rischiamo di avere un’industria spiazzata rispetto alle dinamiche globali che si stanno verificando e che non riesce a far fronte a questi cambiamenti. Non ho la soluzione per risolvere queste difficoltà; dobbiamo cercarla insieme con risposte in tempi brevi». Bonisoli ha poi aggiunto che uno dei suoi impegni sarà quello «di migliorare la selezione dei progetti cui dare risorse».

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