ePrice, 2017 a -4,6%
ePrice approva i risultati relativi al fiscal year 2017: i ricavi sono pari a 188,7 milioni di euro, in frenata del 4,6% rispetto al 2016, il GMV complessivo (che include i ricavi dei prodotti, delle spedizioni e i volumi generati dal Marketplace al netto dei resi e Iva inclusi) è pressoché stabile a 253,3 milioni di euro, guidato dal forte sviluppo del Marketplace a +44%. Il Risultato netto è negativo per 24,8 milioni di euro. Nel quarto trimestre, i dati sono negativi a doppia cifra: i ricavi sono stati in flessione del 21,4% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre il GMV ha registrato un -17,9%. Il comunicato rende noto, inoltre, che Pietro Scott Jovane, dopo aver completato il percorso di rifocalizzazione della società sull’eCommerce, ha lasciato l’incarico per una nuova sfida professionale. Al fondatore Paolo Ainio, nominato amministratore delegato, vanno tutte le deleghe operative. Ainio commenta: “Il 2017 è stato l’anno più sfidante dalla quotazione ad oggi. Il mercato Tech and Appliance è risultato peggiore delle attese, con una crescita più che dimezzata rispetto all’anno precedente e ha vissuto un intenso contesto promozionale, che ha visto la crisi di alcune catene storiche italiane e ha anche impattato i margini di ePrice. Siamo comunque riusciti a realizzare una buona performance sulle categorie “core” (grandi elettrodomestici, TV e clima), e a consolidare la market share sui grandi elettrodomestici, che rimane intorno al 30% anche grazie alla leva del servizio. Anche per rispondere a questo nuovo contesto abbiamo rivisto pesantemente, negli ultimi mesi, il nostro modello operativo e ci siamo impegnati in un progetto di focalizzazione su efficienza ed efficacia. Il risultato di questo lavoro, che è espresso nel Piano 2018-2023, vede – già da oggi- una organizzazione più snella e una focalizzazione sul controllo dei costi e sulla qualità del servizio. Non ci dimentichiamo della crescita della market share, ma vogliamo costruire un’azienda che sappia essere profittevole anche in condizioni di mercato debole come quelle dello scorso anno e che ci porti a raddoppiare GMV e ricavi, per raggiungere un Ebitda tra il 5 e il 6%, con una generazione di cassa positiva a partire dal 2019”.
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