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“Rispetto a quanto ci siamo detti alla conferenza nazionale di febbraio, la situazione non è cambiata nella sostanza: lo stato dell’industria rappresentata da Ceced era drammatica e oggi, a qualche mese di distanza, non è sostanzialmente cambiata”. Ad affermarlo è Franco Secchi, presidente di Ceced Italia alla tradizionale conferenza stampa semestrale con i giornalisti svoltasi poco fa a Milano al Palazzo delle Stelline. “La situazione industriale è ben peggiore di quella del mercato a causa di uno scenario competitivo che favorisce chi produce nei Paesi con costi più bassi: la crisi globale ha definitivamente messo a nudo le fragilità strutturale del Sistema Italia e il rischio della distruzione della base industriale. Servono interventi urgenti e scelte immediate, forti e coraggiose”.Nonostante questo quadro allarmante, Secchi ha voluto rimanere fedele alla linea indicata mesi fa presentando il suo programma di lavoro sottolineando la necessità di continuare a essere propositivi, promuovendo proposte realistiche per il sistema industriale italiano finalizzate a “mantenere la capacità produttiva industriale attuale in Italia”, operando in una logica di sistema con tutti gli operatori della filiera per realizzare progetti comuni. “Con questo stesso atteggiamento propositivo in questi mesi ci siamo interfacciati con Confindustria con una proposta ambiziosa: pretendere che le Istituzioni focalizzino tutte le risorse sul bianco. Questo perché oggi il riferimento ultimo cui guardare non è Ceced ma il consumatore finale che oggi guarda al “sistema casa”, di conseguenza anche noi dobbiamo parlare di sistema casa all’interno del quale l’elettrodomestico la fa da padrone”.“Le risorse non vanno quindi dilazionate, ma vanno ipotizzati dei blocchi tecnologici funzionali, uno di questi è quello della casa, di cui Confindustria fa parte, su cui orientare le risorse”.In questa direzione va, ad esempio, l’azione condivisa con Fedelegno e Anci, per estendere anche agli elettrodomestici gli incentivi oggi previsti per i mobili. “Ieri è stata depositata in Commissione del Senato l’emendamento al decreto sugli incentivi, ma sappiamo anche che insieme al nostro ne sono stati depositati più di un centinaio. Noi però siamo fiduciosi”.L’incontro con la stampa è stato anche l’occasione per fare il punto sui dati di sell in nel periodo gennaio-maggio, periodo che si conferma non brillante come da previsioni (-1%).Nel dettaglio, il sell in delle principali famiglie merceologiche è stato il seguente: frigoriferi +4,6%, congelatori +13,5%, lavabiancheria +0,7%, lavastoviglie -2,1%, piani cottura -9,3%, forni da incasso -6,3%, cucine fs -2,8%.
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