Telco in calo del 7%
Il 2013 è stato un anno nero per il settore telco, che ha registrato un giro d’affari di 44,7 miliardi, con un calo del -7% rispetto all’anno precedente e del -17% rispetto ai 53,6 milairdi di euro del 2008. È quanto emerso dai dati resi noti da Asstel in occasione del Forum sulle tlc con i sindacati di categoria. Il rapporto evidenzia che a soffrire di più sono stati gli operatori tlc, che rappresentano il 77% del fatturato totale, i quali hanno perso circa 4 miliardi (-10%) in particolare sulla rete mobile che registra un calo a due cifre (-14%). Un trend dato dal fatto che l’anno scorso si è assistito ad un tendenza che ha visto il sempre maggior utilizzo dei messaggi internet-nased, che sfruttano app come Whatsapp, a discapito degli sms, che infatti hanno subito una calo del 19%. In crescita invece il business dei fornitori di terminali, con ricavi in crescita del 12%, con gli smartphone che rappresentano il 71% del fatturato del comparto che ha totalizzato 4,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda le nuove tecnologie, l’Italia si conferma fanalino di coda in Europa, la penetrazione della banda larga è infatti del 23% della popolazione contro il 30% della media europea, Ancora peggio sulla rete ultra veloce se la media europea è del 6% in Italia è solo 1%. Per quanto riguarda l’infrastruttura broadband l’Italia è invece sopra la media europea, con il 99% di copertura, ma è all’ultimo posto per quanto riguarda le reti di nuova generazione, con il 21% contro il 62%, come dire che il Bel Paese è ben cablato, ma con una rete obsoleta.
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