Verdone, appello ai registi a girare a Cinecittà

Dopo la lettera di Dario Argento a favore di Cinecittà Studios pubblicata ieri da ‘Repubblica’, oggi è il turno di Carlo Verdone. Che sferza i suoi colleghi a scegliere gli studi di via Tuscolana per girare i propri film: “Tutti noi vogliamo che Cinecittà possa riprendere slancio e risanare i conti, ma prima bisogna porsi una domanda: tutti i cineasti che firmano gli appelli di questi giorni, poi vanno veramente a girare negli studi sulla Tuscolana? Alla fine siamo sempre i soliti a fare lì i nostri film. Io ne ho girati almeno undici da ‘Troppo forte’ agli ultimi ‘Io loro e Lara’ e ‘Posti in piedi in Paradiso’. Ci siamo andati di recente io, Pupi Avati, Pappi Corsicato, Ozpetek, Moretti, Garrone. Ma gli altri?” Verdone fa quindi un appello: “Specialmente i registi italiani si battano con le produzioni per girare a Cinecittà piuttosto che nei Balcani o in qualche altro Paese dell’Est. Non si possono firmare gli appelli contro la “cementificazione” e la distruzione della “fabbrica dei sogni” e poi mancare da Cinecittà da venti o quarant’anni”. Conclude il regista: “Naturalmente sto dalla parte dei lavoratori che rischiano il licenziamento e che ora sono in sciopero. Molti miei colleghi firmano appelli a ripetizione. Li capisco ma che ne sanno Tavernier, Costa-Gavras o Loach dei nostri film con budget di due-tre milioni di euro, troppo poco per Cinecittà? Bisogna puntare sull’occupazione e sulle eccellenze e non su un’età dell’oro che non tornerà più”.

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